9.00 – 13.00 > VERDE BRILLANTE

Escursione con l’esploratore Franco Michieli

La vocazione di perdersi

Un laboratorio per imparare l’orientamento naturale.

La mattina di domenica 5 settembre sarà dedicata a mettersi nei panni di un piccolo gruppo di esploratori che provino a interpretare un paesaggio abituale come se fosse completamente nuovo, leggendolo grazie alle sole osservazioni e riflessioni che si compiono sul campo per mezzo delle doti umane, ed evitando informazioni fornite dagli strumenti tecnologici o da descrizioni preconfezionate dei percorsi.

Franco Michieli, veterano dei lunghi percorsi esplorativi “a vista”, compiuti senza il supporto delle tecnologie contemporanee, introdurrà i partecipanti – in numero di 15-20 – al recupero di una relazione antica con la Terra, che permise ai nostri lontani antenati, prima della nascita delle civiltà, di esplorare e abitare il mondo intero. Oggi abbiamo sostituito quelle doti con strumenti e protesi che ci dicono cosa fare e dove andare, perdendo relazioni con la molteplicità del mondo. L’escursione è uno stimolo a riscoprire la bellezza e la libertà del rapporto diretto con la natura e con i suoi eventi, scoprendo come i riferimenti presenti nell’ambiente ci permettono di orientarci. Una prospettiva trasferibile anche nel campo dei rapporti umani.

La mattina sarà dedicata a un’escursione a piedi di circa 4 ore, priva di difficoltà tecniche, ma in qualche tratto su terreni senza sentiero, che offrirà spunti per comprendere e mettere alla prova gli strumenti naturali psico-fisici che permettono ai viventi di orientarsi. Si introdurrà quindi il concetto di “mappa mentale” che sostituisce le rappresentazioni del territorio su carta o monitor, e si osserveranno alcuni esempi di bussole naturali, prima fra tutte il sole, se sarà visibile. Si osserveranno anche i corsi d’acqua, le forme del rilievo, alcuni elementi vegetali o antropici capaci di rivelare caratteristiche e orientamenti del terreno. Le condizioni meteo della giornata determineranno quali tipi di riferimenti potranno essere utilizzati in pratica.

Ai partecipanti si richiede di dotarsi di abiti comodi per camminare e adatti a ripararsi da eventuali piogge, con scarponcini con suola a carrarmato o comunque scarpe sperimentate per muoversi anche su terreni scivolosi o petrosi. Occorre portare con sé anche un litro d’acqua e viveri energetici per qualche spuntino. Chi vuole può portare un quadernetto per appunti.

Durante l’escursione tutti i cellulari dovranno restare rigorosamente spenti, salvo tenerli su modalità “aereo” nel caso si dovessero scattare foto, ma senza condividerle in rete fino alla conclusione dell’escursione. Inoltre si camminerà senza tenere a vista orologi di qualunque tipo, dato che per qualche ora ci si regolerà con “l’orologio biologico”. Va evitato anche qualunque utilizzo del GPS o di altri strumenti elettronici. Non si utilizzeranno neanche cartine della zona.

Nota: l’esperienza potrebbe subire modifiche in base alle condizioni climatiche.

Luogo di ritrovo in via di definizione

 

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FRANCO MICHIELI

Classe 1962, geografo, residente nelle Alpi, redattore per molti anni delle riviste Alp e RdM, oggi inviato di Meridiani Montagne, scrittore, originale esploratore e garante internazionale di Mountain Wilderness, è tra gli italiani più esperti nel campo delle grandi traversate a piedi di catene montuose e terre selvagge; tra queste si ricordano le traversate alpinistiche integrali di Alpi, Pirenei, Norvegia, Islanda, Scozia, alcuni arcipelaghi, cordigliere interne alle Ande. Dal 1998 con uno o due compagni attraversa a piedi o con gli sci terre impervie interpretandole esclusivamente con occhi e facoltà umani, in vero isolamento nell’ambiente, quindi senza Gps, strumenti ricetrasmittenti, mappe, bussola e orologio, mostrando che nel rapporto concreto fra uomo e natura si trovano molte soluzioni che la civiltà ipertecnologica ha dimenticato. Condivide lunghi percorsi formativi con simile approccio in collaborazione con La Compagnia dei Cammini e tiene corsi e seminari teorico-pratici in collaborazione con Movimento Lento. Sul tema ha pubblicato il libro La vocazione di perdersi. Piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti (Ediciclo 2015); altre versioni del suo rapporto con la natura sono espresse nei libri L’estasi della corsa selvaggia. Piccoli voli a corpo libero fra la terra e il cielo (Ediciclo 2017) e Andare per silenzi (Sperling & Kupfer 2018). Si dedica intensamente come volontario alla formazione all’alpinismo e all’esplorazione di giovani locali sulle Ande di Perù e Bolivia. Collabora con trasmissioni televisive naturalistiche. Ha raccontato le sue esperienze in centinaia di articoli, conferenze e nel film La via invisibile. Nel 2014 ha vinto il Premio Gambrinus “G. Mazzotti”, tra i più importanti premi di letteratura di montagna, per il suo libro Huascarán 1993. Verso l’alto, verso l’altro, ricevendo in seguito altri riconoscimenti letterari. A maggio 2020 è uscito L’abbraccio selvatico delle Alpi (Ponte alle Grazie – Club Alpino Italiano), racconto della traversata delle Alpi da mare a mare compiuta a 19 anni.

www.francomichieli.wordpress.com